sul piedistallo, davanti: AVIANO / AI CADUTI / PER LA PATRIA
alla base della statua, davanti: RICCARDO PITER AL FRATELLO GIUSEPPE
Su un vasto basamento in pietra d'Aviano si elevano due alti obelischi. Attraverso una gradinata centrale si accede alla platea, sulla quale, fra i due obelischi, sorge un piedistallo in marmo nella cui faccia anteriore, sopra una corona d'alloro in bronzo, corre un'iscrizione su tre righe. Sul piedistallo si trova una figura femminile in bronzo a rappresentare il Dolore. Stante a piedi nudi, indossa una lunga veste e porta i capelli sciolti; tiene il capo leggermente reclinato verso sinistra e appoggiato sulla mano sinistra in un atteggiamento mesto e pensoso, mentre con la mano destra, abbandonata lungo il fianco, regge un mazzo di fiori.
La storia del Monumento ai Caduti di piazza Duomo ad Aviano inizia nel 1959, quando ne fu commissionata l'ideazione allo scultore Riccardo Piter. Fra i non molti monumenti pubblici da lui eseguiti, rappresenta un significativo tributo alla città natale da parte di un artista che da circa quarant’anni risiedeva e lavorava a Milano. L'intera vicenda dell'opera, portata a compimento solo nel 1964, è ripercorsa da Matteo Gardonio nella monografia su Piter (2015, pp. 27-28). Il presidente del comitato esecutivo del Monumento, Mario della Puppa, grazie all’interessamento delle forze dell’ordine inclusa la base aerea americana di Aviano, sottoscrisse il 10 ottobre 1959 un documento con il quale “interpretando i sentimenti di tutta la popolazione del Comune, l’Associazione Combattenti e Reduci di Aviano, d’intesa con le Associazioni Famiglie Caduti in Guerra, Mutilati ed Invalidi di Guerra, intende onorare i caduti delle passate Guerre mediante un monumento da erigere in piazza Duomo di Aviano.” Il documento promuoveva anche il bozzetto sottoposto dallo scultore al comitato. Tuttavia, a causa del complesso reperimento dei fondi necessari, passò ancora qualche anno prima della realizzazione dell'opera, la cui solenne inaugurazione si tenne nel novembre del 1964 alla presenza dell’allora ministro della Difesa, Giulio Andreotti, delle autorità civili e religiose e di una grande folla, oltre che dell'artista. Questi, legato al Monumento per diverse ragioni personali, prima della fusione della scultura incise sul gesso una dedica al fratello Giuseppe, morto al fronte durante la Prima guerra mondiale e a cui egli rimase sempre unito da profondo affetto. Il Monumento ai Caduti, dal marcato schema architettonico, rivela, nell'impianto generale e soprattutto nella figura femminile al centro, la dimestichezza di Piter con la scultura funeraria, settore tra i principali della sua attività. Non stupisce dunque che questa figura sia stata da lui proposta anche per delle tombe (cfr. "Raccoglimento", bronzo, 1964, Cimitero Monumentale di Milano; pubbl. in Gardonio, 2015, pp. 95, 111). Il bozzetto originale in gesso del Monumento ai Caduti di Aviano, tuttora esistente, è conservato in collezione privata (cfr. Gardonio, 2015, p. 94 e 110).
bottega Riccardo, La bottega di Riccardo. La Collezione Piter ad Aviano, Aviano (PN) 2019
Gardonio M., Riccardo Piter. Scultore nella Milano del Novecento, Aviano (PN) 2015