dietro, sul collo: RICC PITER 933
Testa di vecchio con voluminosi baffi, le sopracciglia sollevate a corrugare la fronte.
Quest'opera, datata 1933, si colloca in un periodo, i primi anni Trenta, in cui Riccardo Piter esordisce come scultore indipendente, ottenendo le prime importanti commissioni, sia pubbliche che private: proprio nel 1933 gli vengono affidati il Monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale a Cinisello Balsamo e la tomba del pilota automobilistico Giuseppe Campari presso il Cimitero Maggiore di Milano. La scultura in esame, assieme ad altre dello stesso torno di anni (cfr. quelle presenti in Collezione Piter ad Aviano: es. "Il Veterano", 1935, inv. 4), rivela la raggiunta maturità professionale di Piter, e in particolare la consapevolezza dei propri mezzi tecnici, che traspare dall’eccellente realismo con cui è tratteggiato il volto. Il materiale, un calcare grigio, è stato volutamente lasciato con le scalpellature a vista nel registro inferiore. Si tratta probabilmente di un ritratto ideale, non commissionato ma eseguito per sé come esercitazione.
Krekic A., Catalogo e Regesto cronologico delle opere, in La bottega di Riccardo. La Collezione Piter ad Aviano, Aviano (PN) 2019
Gardonio M., Riccardo Piter. Scultore nella Milano del Novecento, Aviano (PN) 2015