in basso a sinistra: Tubi d'aria Aita 2005
Tre tubi in una stanza con finestra aperta
In quest’opera, tre tubi di dimensioni diverse convergono sospesi l’uno verso l’altro in un punto, senza toccarsi; lo sfondo è costituito da una parete di colore grigio scuro, sulla quale si apre in alto a destra una finestra che dà sull’esterno. Il cielo è cupo e agitato; non è chiaro se ciò sia dovuto al maltempo oppure sia causato dall’inquinamento atmosferico che avvelena l’aria. La seconda possibilità suggerisce che la funzione di questi tubi sembra proprio quella di portare ossigeno in un ambiente malsano, anche se quest’ultimo ci appare pulito e asettico. A differenza altri lavori di Bruno Aita con lo stesso soggetto, realizzati con la tecnica dell’aerografo su lamiera metallica, siamo di fronte a un disegno su carta. Il carboncino e la matita scorrono fluidi sul supporto creando sottili sfumature, con una levigatezza del tratto tale da imitare la pittura a spruzzo. L’uso dell’aerografo è un retaggio degli esordi giovanili, quando l’artista dipingeva sulle carrozzerie delle autovetture. L’artista coniuga la manualità del mestiere della pittura con l’uso di tecniche che l’avvicinano alla serialità dei procedimenti industriali. Le raffigurazioni di tubi bianchi che attraversano foreste ombrose costituisco uno dei soggetti preferiti di Aita, che hanno chiara attinenza con le problematiche ecologiche della contemporaneità (a cura di Matteo Colovatti, 2016).