Il soggetto del dipinto, intitolato Gli amanti, torna varie volte nell'opera di Levi, in dipinti, incisioni, monotipi. La tela di Udine, databile intorno al 1950-1952, riproduce la scultura in gesso patinato che l'artista plasmò a Firenze nel 1941-1942, e che fu fusa in bronzo nel 1970 ca. Il gesso era destinato ad una posizione orizzontale, mentre nel quadro i due nudi avviluppati in un abbraccio sono in posizione eretta, e sembrano riecheggiare gruppi statuari del mondo classico. L'opera rimanda alla nota poesia di Levi intitolata "Amanti ", pubblicata in una cartella di litografie con lo stesso titolo, per le Edizioni La Bussola di Torino nel 1952. Sotto il profilo stilistico la tela è percorsa da una vena espressionista che trasfigura i soggetti, e da una pennellata spessa, corposa, data a tacche per la definizione dello sfondo, dove la Bentivoglio (1971) riconosce uno scorcio di Palazzo Altieri non ancora sopraelevato.
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Premio Bergamo, Gli anni del Premio Bergamo Arte in Italia intorno agli anni Trenta, Milano 1993
Bortolatto L., Arte italiana 1895-1952 dai Musei Triveneti, Roma 1991
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971