sul retro
Una donna discinta con i lunghi capelli fluenti, sostiene colle mani una carriola sulla quale giace il corpo esanime di un uomo con un coltello piantato nel petto. Fondo di tonalità cupe con nuvole sulfuree in basso.
Eseguito a Roma, durante il servizio militare. Sollecitato dalla tragedia di Beatrice Cenci, il Davanzo dà forma visiva ai fantasmi dei suoi sogni con spirito surrealista.
Damiani L./ Gioseffi D., Marco Davanzo pittore della Carnia, Tolmezzo/ Aquileia 1983