in basso a destra: Devetag
Scena dall'atmosfera irreale vede sullo sfondo la facciata di una chiesa caratterizzata da molteplici archi e cupole, e un altro edificio posto più in lontananza. Separa visivamente le due facciate un albero spoglio, mentre in primo piano, a terra, c'è un piatto e una forchetta.
Nato a Milano, ma sempre vissuto a Gorizia, Cesare Devetag, pur esercitando la professione di avvocato, ha sempre coltivato i suoi interessi artistici mantenendosi in contatto costante con il mondo artistico austriaco e slavo. Durante gli anni ’50 fu presidente dell’A.P.A.I. Associazione Provinciale Artisti Isontini, contribuendo a propugnare una fervente attività espositiva a Milano, Nova Gorica e Austria. Questa associazione fu molto importante perché fu il primo esempio nella Gorizia del dopoguerra di scambi artistici transfrontalieri. Devetag ha partecipato a molteplici collettive e ha tenuto personali in Italia, Austria e Slovenia. Devetag è stato inoltre Vicesindaco di Gorizia, Vicepresidente della Provincia, Assessore alla Sanità e al Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia e Presidente della S.D.A.G. – Autoporto di S. Andrea – Gorizia. La sua pittura è caratterizzata da colori intensi e ritmi curvilinei come nelle facciate degli edifici descritte in quest’opera dei Musei Provinciali. Articolate in cadenzate arcate, esse sono trattate come quinte che racchiudono il sagrato immerso in un'atmosfera d'abbandono. Le grosse pennellate di rilievo delineano le diverse componenti del paesaggio con tinte irreali.
Pinacoteca Musei, Repertorio di ulteriori opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007
Gorizia Gorica, GO Gorizia_Gorica. Documenti d’arte nell’Isontino dal secondo dopoguerra, Gorizia 2002