angolo inferiore sinistro, base sulla quale poggia il piede il Battista: Josephus Furnius/ de S.to Vito fecit/ 1567
La Vergine e il Bambino sono raffigurati in alto su un cumulo di nubi e putti. Sopra di loro due angioletti in volo reggono la corona e un drappo verde scuro che scende a fare da quinta. Nella parte inferiore sono raffigurati con i loro attributi San Giovanni Battista a sinistra che poggia il piede sopra una pietra su cui è posta la firma dell’autore e San Pietro a destra. Tra loro, sullo sfondo, è visibile un paesaggio che riproduce fedelmente l'aspetto della vallata a quel tempo.
Tra le opere documentate e datate dell'autore originario di San Vito a Tagliamento, seguace di Pomponio Amalteo, questa è la più tarda tra quelle presenti in Carnia. Nel territorio è documentato sia attraverso gli affreschi realizzati nelle chiese di Sant'Elena a Luincis (1552) e di Santa Maria di Paluzza (1555), sia come autore di dipinti su tela realizzati per la chiesa di San Michele arcangelo di Formeaso di Zuglio.
Bertone M.B., Il museo della Pieve di Gorto. Guida all'esposizione, Fagagna (UD) 2015
Lunazzi M., Il cammino delle Pievi in Carnia, Tavagnacco (UD) 2011
Pasut L., Dipinti del primo Quattrocento nella chiesa di San Pellegrino a Entrampo, in Ovaro. Itinerari e ricerche (Quaderni del Centro Regionale di Catalogazione dei Beni Culturali), Passariano di Codroipo (UD) 1995, Quaderni, 25, II
Bergamini G., Nota su alcuni affreschi in Canal di Gorto, in In Guart. Anime e contrade della Pieve di Gorto, Udine 1994