L’opera si caratterizza per una composizione dinamica che combina forme circolari, somiglianti a stelle marine stilizzate, e linee fluide che si intrecciano creando un movimento armonioso e continuo. Le stelle, rappresentate con dettagli puntiformi e motivi ripetitivi, emergono come elementi principali su uno sfondo articolato da curve che sembrano evocare correnti marine o un paesaggio astratto.
In questo lavoro la disposizione ritmica delle forme suggerisce un equilibrio tra ordine e caos, mentre i contrasti tra i dettagli densi delle linee e gli spazi vuoti delle figure circolari creano un effetto visivo di profondità. L’opera esplora la percezione visiva, invitando l’osservatore a interpretare le relazioni tra gli elementi e a costruire un significato personale. Per altre notizie sull'autore si rimanda alla scheda OA_135684 ma soprattutto a quanto presente sul portale del Sistema Museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Trieste (vedi link). La tela in esame fa parte di un gruppo di dipinti dell’autore donati da Michela Spanghero in occasione del primo centenario dell'Università inseriti nel Fondo Gaetano Kanizsa dell'Ateneo.