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Paramento liturgico composto da una pianeta, una stola, un manipolo e una busta realizzati con tessuto di reimpiego, un gros de Tours rosa salmone ricamato a sottili motivi floreali in oro e argento.
Molto elegante e prezioso esempio di ricamo in filati metallici che prende spunto in particolare dai pizzi tardo seicenteschi a girali, per le scelte cromatiche si richiama ai tessuti 'a pizzo' o ai 'ganzi' veneziani luminosi di fibre preziose con dettagli pastellati. Presumibilmente prodotto all'interno del Monastero, è espressione di un gusto molto vicino ai manufatti profani di ambito culturale raffinato, quale poteva essere mediato dalle Madri Superiore provenientì dall'area veneta: dal 1733 al 1742 a capo del Monastero furono nobildonne provenienti dalle famiglie della nobiltà veneta (Giovanna Eleonora Prata e Lucia Antonia Gualdi),che forse orientarono il gusto per decori aerei e raffinati, che non trovano altri riscontri nel fondo.