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Il calice presenta piede a sezione mistilinea, con bordo gradinato e corpo bombato percorsi da nervature che proseguono anche nel nodo a vaso sagomato del fusto e nel sottocoppa con bordo a profilo mistilineo. Coppa liscia dorata all'interno e lungo il bordo esterno svasato.
Il calice presenta una tipologia ed elementi formali rilevati soprattutto verso il terzo quarto del Settecento. Il punzone impresso insieme al leone di San Marco, verosimilmente riconducibile a un orefice non identificato, è simile ad un contrassegno documentato da Pazzi (1992).
Lunazzi Mansi M., Il tesoro di S. Osvaldo, in Un santo inglese a Sauris. Il culto e il mito di Sant'Osvaldo nei territori alpini e in Europa, Sauris (UD) 2006, 4
Pazzi P., I punzoni dell'argenteria e oreficeria veneta. Tomo I. Venezia e Dogado, [Pola] 1992, I