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La complessa struttura gotico-fiorita dell'ostensorio poggia su un piede circolare elegantemente cesellato con decorazioni vegetali. Il fusto è costituito da un nodo quadrangolare con finestre a croce guelfa scandite da pinnacoli angolari, sormontato da un tetto a tronco piramidale. Al di sotto della teca anulare centrale, destinata all'ostensione dell'ostia, si dipartono due bracci su cui poggiano contrafforti rampanti arricchiti da piccole statuine: a sinistra la Madonna con il Bambino e una seconda figura della Vergine, a destra di nuovo Maria e Cristo che indica il proprio costato; sulla sommità sono collocate le figure dell’Annunciazione. Le due guglie laterali si collegano alla struttura architettonica centrale posta al di sopra della teca, costituita da un tabernacolo quadrangolare, con sporti architettonici a giorno sugli spigoli, destinato alla custodia delle reliquie. Lo sportellino anteriore di chiusura reca la raffigurazione dell'Incoronazione della Vergine, mentre sul lato opposto è presente una bifora. La cuspide piramidale soprastante è sormontata da un piccolo Crocifisso affiancato dalla Madonna e da san Giovanni dolenti, che appaiono rivolti in direzione opposta rispetto alle altre figure.
L'interessante manufatto, proveniente dal tesoro delle benedettine di Santa Maria in Valle, destinato contemporaneamente a custodire l'ostia consacrata e le reliquie, sottende l'idea che, per analogia, la prima vada considerata vera e propria reliquia del corpo di Cristo. La critica ha proposto una datazione a cavallo tra XV e XVI secolo, assegnandone l'esecuzione a una bottega operante a Cividale.
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