Spilla in oro 18 K costituita da un serpente attorcigliato su se stesso e decorato con smalti di colore blu e bianco. Sulla testa e negli spazi vuoti tra le spire sono montati, entro castoni a fiore, quattro cristalli sfaccettati come diamanti. In basso è sospeso un ciondolino con quattro semisfere digradanti, ciascuna decorata con un turchese.
Il motivo ricorrente in tutto il XIX secolo, sia nella gioielleria borghese che in quella popolare, del serpente attorcigliato su se stesso, è riproposto in questa spilla nella sua versione in voga intorno al 1850. Interessanti raffronti si possono stabilire con diversi disegni di apprendisti orafi dell’ Österreichisches Museum für angewandte Kunst di Vienna risalenti agli anni Quaranta del secolo, riprodotti in M. Malni Pascoletti,1989, pp. 100, nn. 147-149. La spilla trova un preciso riscontro in quella indossata nel Ritratto femminile già attribuito a Giuseppe Tominz del Goriški muzej di Nova Gorica (inv. GMK G 93) del 1850 circa. Ex voto della chiesa di Sant’Ignazio in Gorizia. Acquisto 1985.
Malni Pascoletti M., Schede, in Ori e tesori d'Europa. Mille anni di oreficeria nel Friuli-Venezia Giulia, Milano 1992
Malni Pascoletti M., Aureo Ottocento. La collezione di gioielli dei Musei Provinciali di Gorizia, Udine 1989
Egger E., Generations of Jewelry. From the 15th to the 20th Century, West Chester 1988
Gri G.P./ Cantarutti N., La collezione Perusini. Ori, gioielli e amuleti tradizionali, Udine 1988