in basso al centro: Vasarely
Su un fondo monocromo di colore grigio si staglia una griglia verde che al centro presenta un rigonfiamento come se stesse uscendo dal dipinto.
Victor Vasalery si forma all’Accademia Podolini-Volkmann di Budapest ma nel 1929 l’abbandona per frequentare il gruppo che gravitava intorno alla figura di Alexander Bortnyik che dirige la scuola Müheley, una sorta di Bauhaus ungherese. Nel 1930 si trasferisce a Parigi e durante la guerra si reca nel sud-ovest della Francia dove si dedica allo studio di artisti come Paul Klee, Josef Albers, Antoine Pevsnea e Kazmir Malevich. A partire dal 1947, dopo il suo ritorno a Parigi, Vasalery muta la sua poetica artistica abbandonando definitivamente la figurazione per l’astrazione. Dal 1950 dichiara di appartenere alla Op-Art, pittura astratta che attraverso meccanismi di percezione visiva in cui colore e forme interagisco tra loro, si creano delle composizioni che ingannano l’occhio. Anche “Keg-eg” si configura come opera optical dove la griglia di colore verde brillante, sembra staccarsi dal fondo grigio e rigonfiarsi al centro, dando la percezione visiva di avvicinarsi allo spettatore. Questa composizione, come altre di questo genere, hanno per l’artista un valore particolare, ovvero quello di parlare alle masse attraverso lo stupore di un effetto ottico. L'opera proviene da Valmore Studio d'arte di Vicenza e poi battuta dalla casa d'aste Dorotheum di Vienna (n. 2517) dove è stata acquistata da De Martiis nel 2004.
Collezione Famiglia De Martiis Cividale, La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020