Figure femminili, dipinto, Dreibholz-Humele Annemarie, XXI

Due figure femminili sono sedute di profilo su una sedia. Quella più vicino allo spettatore accavalla le gambe e poggia il braccio destro sulla seduta e il sinistro sul ginocchio. La figura retrostante pare invece reclinarsi all’indietro e avere le gambe appoggiate a terra. A destra delle figure è tratteggiato il profilo di un uomo preso frontalmente che pare poggiare il braccio destro sulla spalla di una delle due figure femminili. Entrambe sono fortemente stilizzate, dipinte di bianco e contornate con spesso segno nero. Il fondale è campito di rosso e parte della figura maschile, il braccio e la gamba sono dipinte in ocra.

Le grandi figure femminili che si stagliano dalla superfice rosso cupa del fondale, paiono in verità un unico corpo colto in due diverse posture, come se si volesse coglierlo in movimento. Il trattamento pittorico e formale di esso crea una visione geometrizzante della figura, in particolare nella testa ovoidale, ma anche negli arti. Per quanto riguarda il corpo maschile, esso pare invece delineato in modo più naturale per ciò che concerne le parti tratteggiate con campiture chiaroscurali. Secondo Cristina Beltrami le figure femminili sembrano rivolgersi verso lo spettatore con fare ammiccante come in una posa da cabaret, tanto che la sagoma del piede lascia intuire la presenza di un tacco a spillo (La Collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, scheda, catalogo a cura di S. Cecchetto – C. Beltrami, Cividale del Friuli 2020, pp. 167-168).