Composizione astratta formata da macchie cromatiche geometrizzanti. La parte centrale della composizione si caratterizza da forme scure indefinite mentre la parte inferiore e superiore dalla sequenza di quadrati sovrapposti. Questi posizionati orizzontalmente nella parte inferiore hanno diverse cromie che spaziano dai rossi, ocra, neri e bianchi; nella parte superiore i quadrati sono di più grandi dimensioni, uno nero sovrapposto da due ocra e neri.
Sergio Colussa negli ultimi anni ha prediletto composizioni astratte lasciando via via qualsiasi tipo di riferimento figurativo. A partire dagli anni Duemila egli indaga su forme geometriche che sembrano galleggiare su fondali magmatici come nel dipinto della collezione De Martiis, dove sullo sfondo indefinito, reso con stesura libera e gestuale, inserisce delle forme geometriche in equilibrio precario. Come ha colto Luca Cecchetto “quello cui assistiamo è il perenne conflitto tra ordine e caos, tra razionalità e pathos, tra elementi statici e dinamici” (La Collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, scheda, catalogo a cura di S. Cecchetto – C. Beltrami, Cividale del Friuli 2020, p. 165). Qui sembra volere coniugare sulla stessa superficie pittorica due aspetti dell’astrazione, quella lirica e quella geometrica, evocandola nel titolo “Libertas quadratorum” dove la libertà dei quadrati è data dal loro librarsi in volo. Lo stesso Colussa dice di aver voluto indagare la forma del quadrato e la sezione aurea in una sua personale ricerca artistica iniziata nel 2014-15, omaggiando nel contempo il maestro Zigana. Un riferimento al pittore di Casarsa, Colussa lo cita dicendo che i suoi quadrati li vede come volare in un campo, quello che vedeva Zigaina sulla marina di Grado.
Collezione Famiglia De Martiis Cividale, La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020