Bozzetto di scena, dipinto, Basaldella Afro, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
non figurativo
Autore
Basaldella Afro (1912/ 1976)
Cronologia
1960 ca. - 1970 ca.
Misure
cm - altezza 47, larghezza 65
Codice scheda
OA_132389
Collocazione
Cividale del Friuli (UD)
Palazzo de Nordis
Collezione Famiglia De Martiis

Composizione astratta formata da una serie di forme rettangolari irregolari e di diversa misura allineate le une alle altre a costruire una struttura pressoché orizzontale al centro del dipinto. Questi tasselli sono realizzati con brandelli di carta e fogli di giornale dipinti di rosso, nero, marrone e color grigio tortora. Al centro, sopra a questa struttura, si erge una forma somigliante a un architrave poggiante su due colonne, sempre formato da pezzi di carta dipinti di nero. L’intera composizione si colloca al centro della superficie pittorica suddivisa in due fasce: quella superiore di colore azzurro e quella inferiore di color grigio tortora.

Si tratta con ogni probabilità di un bozzetto per un’opera finale vista la tecnica utilizzata, ovvero collage di carta di varia natura tra cui fogli di giornale, dipinti e incollati sul supporto, un foglio di carta di Fabriano intelata e dipinta. Questo tipo di realizzazioni Afro pare infatti impiegarle quando compie degli studi preliminari, come ad esempio il bozzetto per il “Giardino della Speranza” conservato a Casa Cavazzini di Udine, dove scorgiamo in alto a sinistra l’utilizzo di un brandello di foglio di giornale incollato sulla superficie pittorica. Le pennellate trasparenti e stese in modo approssimativo denotano la velocità d’esecuzione tipica di un bozzetto. Se lo intendiamo come disegno preparatorio, non dimentichiamo che è proprio nel fare pittorico di Afro utilizzare numerosi disegni e a volte anche modelli come processo di elaborazione formale per opere finali. In essi si evidenzia come l’artista raccolga stimoli di sue opere passate, in modo libero e svincolato da un programma predefinito, per poi rielaborarle e tradurle dopo una lenta maturazione, quasi opponendosi all’immediatezza del gesto (Afro, a cura di P. Rylands, Forma editori, Firenze, 2018, p. 130). Del resto questo bozzetto sembra collocarsi nel periodo finale della produzione artistica di Afro, quando giunse a forme più definite, fatte di larghe stesure di colori contrapposti. Non sappiamo per quale destinazione dovesse servire il bozzetto della collezione De Martiis, ma è ragionevole pensare che sia stato concepito come una prima idea per costruire una struttura compositiva fatta di forme e colori dal sapore di quinta teatrale. Al centro infatti pare esservi come una sorta di corridoio che si insinua tra due quinte. Interessante è la presenza di una specie di trabeazione posta dietro alla sequenza orizzontale “un varco in bilico tra il fisico e l’atmosferico, che rimanda alle suggestioni totemiche degli anni ‘50” (La Collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, scheda, catalogo a cura di S. Cecchetto – C. Beltrami, Cividale del Friuli 2020, p. 163).

BIBLIOGRAFIA

Collezione Famiglia De Martiis Cividale, La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020

Prete E., Vicende dell'arte a Venezia dal dopoguerra alla fine degli anni Cinquanta, in La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020

Cecchetto S., La collezione De Martiis: un percorso del gusto, in La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020

Beltrami C., Tempi e modi di una collezione: le scelte di Giancarlo De Martiis, in La collezione famiglia de Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020

Atelier Venezia, Atelier Venezia. Gli studi della Bevilacqua La Masa, 1901-1965, Venezia 2018

Afro, Afro, Firenze 2018