La scultura è composta da cinque torsi femminili, colti frontalmente o di schiena, che si intrecciano fra loro sporgendo dalla superficie, circondati da elementi vegetali, drappi e altri elementi aggettanti, fra cui una testa femminile.
Fa parte di un gruppo di composizioni risalenti all'inizio degli anni Settanta in cui Carà si avvicina a un linguaggio informale, senza tuttavia abbandonare la figura umana, e nello specifico quella femminile. In questo pannello i corpi, pur realisticamente ritratti, si fondono fra loro formando un reticolo di linee trasversali con un effetto finale quasi astratto e molto decorativo. Proprio all'attività di decoratore e progettista d'interni di Carà sembrano collegarsi tipologicamente le opere di questo genere, di cui il Museo di Muggia conserva un altro esempio, molto simile a quello qui in esame (inv. 47).
Ugo Carà, Ugo Carà Antologica 1926-2000, Muggia (TS) 2000