in alto a sinistra: Schifano
L'intera tela longitudinale è occupata da una grande palma in negativo, delineata per sottrazione del pigmento viola dello sfondo. L'albero, di per sè non dipinto ma dato dal bianco della tela sottostante, è sottolineato da uno spesso tratto a matita. Le campiture viola dello sfondo sono date con pennellate larghe, rapide e diluite che fanno intravvedere lo sfondo della tela.
Quest’opera fa parte di una produzione pittorica iniziata durante gli anni Settanta avente come tema la raffigurazione della palma. Il soggetto a stampo naturalistico, Mario Schifano cominciò a svilupparlo già nel decennio precedente, per poi reiterarlo anche negli anni Ottanta rappresentando orti botanici e ninfee. L’interpretazione tuttavia della palma è legata ad un aspetto autobiografico, ovvero ai natali dell’artista in Libia, quindi ad un ricordo d’infanzia. La grande palma su fondo viola di Casa Cavazzini ha un aspetto del tutto irreale e visionario, un’immagine che assume il significato di un’icona. Essa è realizzata per sottrazione del colore, ovvero è una forma in negativo risultante dalla campitura esclusiva del fondale eludendo in questo modo ogni riferimento naturalistico.
Gastaldon G., Mario Schifano, in Casa Cavazzini - Le collezioni del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine, Udine 2018
Acquisizioni 1975-1980, Acquisizioni 1975-1980, Udine 1980