Trieste di notte, dipinto, Cambon Glauco, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
paesaggio marino: golfo di Trieste
Autore
Cambon Glauco (1875/ 1930)
Cronologia
1909
Misure
cm - altezza 97, larghezza 104
Codice scheda
OA_132137
Collocazione
Udine (UD)
Casa Cavazzini
Casa Cavazzini Museo d'Arte Moderna e Contemporanea
Iscrizioni

Veduta notturna da Opicina sul Golfo di Trieste. In primo piano a sinistra, una coppia osserva il panorama abbracciandosi. La scena è incorniciata dagli alberi del sentiero su cui si trova la coppia.

Glauco Cambon, pittore triestino, dopo aver iniziato gli studi classici nella sua città natale, si trasferì a Monaco di Baviera dove si iscrisse nel 1892 alla locale Accademia fino al 1895, per poi trasferirsi a Roma per completare gli studi dal 1900 al 1905. Rientrato a Trieste nel 1905 si interessò anche alla cartellonistica pubblicitaria. Nell’opera di Casa Cavazzini, Cambon suggerisce un’atmosfera onirica dove dall’alto del sentiero “Stefania” a Opicina – così denominato dal nome della consorte del principe ereditario Rodolfo d’Asburgo-Lorena – due amanti osservano il panorama. Davanti a loro, incorniciato dagli alberi, si apre il Golfo di Trieste, illuminato da una miriade di luci artificiali che tracciano la topografia della città. “Trieste di notte” fa parte di una serie di vedute notturne che Cambon fece tra il 1907 e 1929 iniziata con le realizzazioni di alcuni bozzetti pubblicitari per promuovere la bellezza e modernità di Trieste. In uno di questi, dal titolo “La collana della Regina”, si vede una sequenza di luci elettriche come nel dipinto di Casa Cavazzini, documentando come l’artista abbia adottato anche in questa tela la sintesi tipica delle sue soluzioni grafiche. Il panorama notturno rischiarato dalle luci della città richiama la tradizione paesistica della Scuola di Monaco e in particolare i paesaggi di Arnold Böcklin visti e studiati grazie alle lezioni impartite da Franz von Stuck. Il dipinto realizzato nel 1909 fu presentato all’Esposizione Internazionale di Roma nel 1911 e acquistato in quell’occasione dalla Fondazione Marangoni. Quest’opera ebbe talmente successo che venne riproposta come immagine in cartoline di propaganda bellica e su libri e riviste (Plesnicar 2018, p. 69).

BIBLIOGRAFIA

Plesnicar E., Glauco Cambon, in Casa Cavazzini - Le collezioni del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine, Udine 2018

Gransinigh V., Storie di collezioni e di un museo., in Casa Cavazzini - Le collezioni del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine, Udine 2018

Del Puppo A., Questo museo: tre modi d'uso, in Casa Cavazzini - Le collezioni del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine, Udine 2018

Gransinigh V., Casa Cavazzini. Guida al museo d'arte contemporanea, Udine 2017

Cibo Arte, Il cibo dell'arte. Natura morta e convivialità nella pittura dell'800 tra Veneto, Friuli e Trieste, Cinisello Balsamo (MI) 2011

Luci Adriatico, Luci sull'Adriatico. Paesaggi di mare tra Venezia e Trieste nell'800, Milano 2008

Sgubbi G., Glauco Cambon, Trieste 2004

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Mito sottile, Il mito sottile. Pittura e scultura nella città di Svevo e Saba, Trieste 1991

Artisti triestini, Artisti triestini dei tempi di Italo Svevo, Trieste 1979

Esposizione internazionale di Roma, Catalogo della Mostra di belle arti. Esposizione internazionale di Roma, Bergamo 1911