Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
in basso a destra: Lonza 1873
L'incontro tra i due personaggi ha luogo in una stanza da letto. Qui il severo frate in piedi accanto a Lorenzo de' Medicihe lo mette con un gesto deciso dinnanzi alle proprie responsabilità morali e politiche. Il moribondo, accasciato sulla poltrona, fatto un cenno con le energie residue, tenta di allontanare infastidito il frate importuno, rinunciando alla sua assoluzione.
Il dipinto, offerto in vendita al Museo dall'autore (CMR, Arc. amm. 16.02.1874), era già stato notato, e segnalato dalla Consulta al Curatorio (CMR, Arc. amm. 19.02.1874). Nel maggio del 1874 l'artista decise invece di donare l'opera al Municipio della Città di Trieste, in segno di riconoscenza per avergli concesso il sussidio necessario a compiere i propri studi presso l'Accademia di Venezia (CMR, Arc. amm., 30.06.1874). Il podestà, portavoce del Consiglio cittadino, chiese al Curatorio del Museo di ritirare il dono dallo studio dell'artista e di comunicare l'avvenuta presa in deposito dell'opera presso il Museo (CMR, Arc. amm., 30.06.1874), ciò che puntualmente avvenne il 16 luglio successivo (CMR, Arc. amm., 16.07.1874). Lonza, alla sua prima prova d'un certo rilievo, rimarca in chiave romantica i toni drammatici del soggetto rappresentato. L'effetto luministico, sorretto da un solido impianto disegnativo e prospettico, risulta accortamente studiato per enfatizzare la gravità del momento. Anche la condotta cromatica, nei toni prescelti dei rossi, e dei bruni, dimostra le buone doti di colorista del maestro triestino.
Drigo A., Schede, in Il Museo Revoltella di Trieste, Vicenza 2004