sul blocco al centro: ADOLFO LEGHISSA/ 1875-1957/ INTERPRETE/ DELL'ANIMA TRIESTINA
sul cartiglio: Ma in mezo a ste' disgrazie/ un tuo ricordo/ me s'gionfa tuto el cuor/ de nostalgia/ e la me fa sperar/ e tuto soportar/ pensando a ti lontan,/ Trieste mia!/ 1917
Sopra un basamento costituito da due lastre di marmo sovrapposte è collocato un parallelepipedo di pietra sopra il quale è posto un cartiglio con iscrizione.
La tomba è stata concessa il 13.10.1970 al Comune di Trieste (Archivio Acegas APS). Il dedicatario della tomba, Adolfo Leghissa (Trieste, 10 novembre 1895-18 ottobre 1957), esercita i più disparati mestieri, da maniscalco a tipografo, da regista teatrale a scrivano pubblico, lampionaio, cantore di chiesa. È l'autore dell'autobiografia Un triestino alla ventura (Trieste, 1950; Trieste, Italo Svevo, 1974) e di Trieste che passa 1884-1914 (Trieste, 1955; Trieste, Italo Svevo, 1971). In dialetto pubblica il poemetto El teatro (Trieste, Tipografia Bernardis, 1906), quello in terza rima illustrato da Ugo Flumiani La fadiga de un mortal (Trieste, Maylander, 1911).