sul rilievo in basso a destra: FRANCESCO BOSA FECE
sotto il rilievo al centro: ALLE CENERI DI SPIRIDIONE VISIN/ CAPITANO ARMATORE CORAGGIOSO ONORATO/ NATO IN PERZAGNO LI VII LUGLIO MDCCCI/ MORTO IN TRIESTE LI XXIX APRILE MDCCCLIV/ QUESTA MEMORIA POSERO/ LA VEDOVA CAROLINA E GLI ANCOR TENERI SETTE FIGLI/ PREGANDO CHE A DIO PIACCIA RICONGIUNGERLI UN GIORNO ETERNAMENTE/ AL SEMPRE CARO ESTINTO
Al centro di una stele trova posto l'altorilievo raffigurante la moglie del defunto Spiridione Visin, Carolina, attorniata dai sette figli colti in vari atteggiamenti: c'è chi prega, chi si porta le mani al petto, chi reca corone e ghirlande di fiori. Davanti alle figure è posta una sottile croce di bronzo. Su ciascuna delle due specchiature laterali è scolpita una fiaccola accesa e adorna di una ghirlanda di foglie e capsule di papavero legata da un nastro. Sulla sommità è posta una figura femminile togata, con ogni evidenza la Speranza, come attesta l'ancora retta con mano sinistra e che, in questo contesto, è anche simbolo dell'attività di capitano e poi di armatore del Visin.
La tomba (originariamente di II classe, poi trasportata sotto le arcate) è stata concessa il 09.10.1854 a Carolina Visin (Archivio Acegas APS). Il dedicatario Spiridione Visin (1801-1854) fu capitano e poi armatore di origine dalmata, nato a Perzagno, visse e morì a Trieste..
Bellocchi L., Le sculture dei cimiteri triestini, in Archeografo triestino, Trieste 2001, IV ser. v. 61
Pavanello G., L'Ottocento, in La scultura nel Friuli-Venezia Giulia. II. Dal Quattrocento al Novecento, Pordenone 1988
de Drago V., Una passeggiata alle tombe. Pensieri e descrizioni sui monumenti ed epitaffi dei cimiteri di Trieste, Trieste 1870