L’opera, un olio su tela con una cornice lignea dorata, raffigura uno scorcio di giardino all’italiana caratterizzato dalla presenza in primo piano di una cascata d’acqua con finte rocce e vasi bronzei in tipico gusto rococò di metà Settecento. La fontana risulta abbellita da fiori di vario tipo. Vicino le docili acqua, sulla sinistra, uno struzzo sta giocando con un filo di erba, trattenendolo col becco. Poco dietro una scalinata sale verso un secondo livello del giardino, delimitato da un parapetto in pietra ed ornata con una fontana a forma di conchiglia e delfino. Sullo sfondo è rappresentata un’alta siepe, caratterizzata da una successione di archi. La scena risulta piacevole ad un primo sguardo, tuttavia gli elementi della composizione sembrano non essere stati considerati sufficientemente: la presenza dell’animale non sembra dialogare adeguatamente con la veduta del giardino e sottolinea la staticità e rigidità della scena.
Per notizie storico critiche e bibliografia generale sulla decorazione si veda la scheda OA 130691.
Bergamini G., Il palazzo Valvason-Morpurgo, in Tre secoli d’arte nel cuore della città, Tavagnacco (UD) 2003, n. 20
Palumbo Fossati C., I Fossati di Morcote, Bellinzona 1970
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