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La scala nobile, formata da un’unica rampa e da una volta a botte, collega un piccolo locale al piano terra con una zona di disimpegno. Il soffitto della volta è completamento affrescato con una decorazione monocroma sui toni del giallo e rosa pallido, composto da un fregio con girali vegetali che corre lungo tutto il bordo del locale e che suddivide la volta in quattro quadrature. Tre di questi riquadri presentano un motivo a cassettoni con rosette mentre la quarta sezione mostra una baccanale con putti. Le pareti presentano solo un fregio nella parte alta, caratterizzato da un motivo monocromo rosso scuro con fiori e foglie, ripetuto su sfondo chiaro. Sulla parete sopra l’apertura che porta alla stanza al piano terra è affrescata una lunetta, decorata sui toni del rosa pallido con due grifoni affrontati e un vaso alto con fiamma.
La scala subì durante la prima metà dell’Ottocento un radicale cambiamento, divenendo una rampa unica con volta a botte. All’interno delle quattro nicchie, per lato, vi erano statue, oggi andate perdute (Bartolini, Bergamini, Sereni 1983). La critica più recente attribuisce (De Feo 1993) il riquadro figurato con putti della volta a Giambattista Canal e la restante decorazione a Giuseppe del Negro, che eseguì anche il fregio sotto il ballatoio del salone da ballo.
Ruschi P., Il Palazzo Caiselli di Udine: dallo studio delle vicende costruttive al progetto di restauro, in L'università del Friuli: vent’anni, Udine 1999
Bartolini E./ Bergamini G./ Sereni L., Raccontare Udine Vicende di case e palazzi, Udine 1983