dipinto murale, Del Negro Giuseppe, XIX

Oggetto
dipinto murale
Soggetto
animali fantastici e motivi decorativi fitomorfi, cornice architettonica con motivi decorativi, paesaggio rurale, mascheroni e motivi decorativi vegetali, stemma gentilizio: Caiselli, stemma gentilizio: di Porcia e Brugnera, stemma gentilizio: Brandolini, stemma gentilizio: Caracciolo
Autore
Del Negro Giuseppe (notizie 1858)
Cronologia
1800 post - 1824 ante
1751 post - 1799 ante
Misure
m - altezza 7.6, larghezza 13, lunghezza 6
Codice scheda
OA_130552
Collocazione
Udine (UD)
Palazzo Caiselli

Il salone da ballo presenta un ballatoio ligneo laccato di bianco che corre lungo tutto il perimetro a circa metà altezza, ornato con sculture lignee di mascheroni inserite sulle mensole. Al di sotto vi troviamo un fregio ad affresco, caratterizzato da un motivo di girali vegetali entro cui si inseriscono animali fantastici dipinti sfruttando i toni del bianco e grigio su sfondo marrone. La volta a schifo è decorata ad affresco e con stucchi a marmorino sui toni del rosa e verde pallido: al centro una cornice polilombata in rilievo bianco oggi lasciata ceca, mentre attorno vi sono arrangiate delle quadrature con arabeschi bianchi ed una decorazione di vasi a rilievo bianchi su sfondo rosa. Sopra le quattro porte vi sono delle decorazione in stucco bianco e azzurro con stemmi della famiglia Caiselli e di altre famiglie importanti. Sotto le tre finestre vi sono affrescati dei paesaggi, conservatesi solo parzialmente.

Evidente l’assenza di un’opera nella cornice al centro del soffitto, la quale doveva accogliere la tela di Giambattista Tiepolo raffigurante La virtù e la Nobiltà trionfano sull'Ignoranza, oggi conservata presso i Musei di Udine. Inoltre si segnala l’assenza delle quattro statue lignee rappresentanti Le Stagioni sui quattro piedistalli posti ai rispettivi angoli del salone (Bartolini, Bergamini, Sereni 1983). La decorazione del salone venne probabilmente modificata con l’intervento del fregio sotto il ballatoio durante i lavori avviati dall’ingegnere francese Le Terrier de Manetot all’inizio del XIX secolo su desiderio dei Caiselli. Le decorazioni a stucco marmorino del soffitto, delle soprapporte, e le pitture delle finestre possono invece venire datate ad un periodo precedente, attorno la metà del XVIII secolo. E’ possibile ipotizzare che il salone sia stato uno dei pochi locali non modificati dall’ingegnere francese, a differenza dei locali attigui.

BIBLIOGRAFIA

Ruschi P., Il Palazzo Caiselli di Udine: dallo studio delle vicende costruttive al progetto di restauro, in L'università del Friuli: vent’anni, Udine 1999

Bartolini E./ Bergamini G./ Sereni L., Raccontare Udine Vicende di case e palazzi, Udine 1983