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La piccola stanza di passaggio presenta una decorazione ad affresco con architetture illusionistiche lungo le pareti e soffitto. Un colonnato ed una balaustra del gusto romantico ritmano le pareti, andando ad inquadrare un ulteriore colonnato posto più lontano, che tenta di definire in maniera illusionistica un aggiuntivo spazio: uno stretto corridoio che gira intorno alla stanza. Questa ingannevole seconda parete, è ricoperta da una tappezzeria caratterizzata da un motivo ripentivo di rami e fiori. Il soffitto, anch’esso decorato in maniera illusionistica, presenta la prospettiva di una cupola a tamburo, con finestre da cui si intravede il cielo azzurro.
La decorazione, scoperta negli anni 2000 durante gli interventi di restauro promossi dalla Soprintenza, esprime bene lo stile e la moda ottocentesca come si può notare dagli arredi raffigurati: evidente il gusto orientalista nella tappezzeria scelta per le pareti e lo stile romantico nel parapetto raffigurato in basso. La stanza venne probabilmente decorata durante i lavori avviati dall’ingegnere francese Le Terrier de Manetot all’inizio del XIX secolo su desiderio dei Caiselli. L’esecuzione risulta buona ma l’invenzione non particolarmente convincente: l’impressione generale è di piattezza e non si percepisce appieno quella sensazione di sfondamento delle pareti e di dilatamento degli spazi che dovrebbe esserci.
Bartolini E./ Bergamini G./ Sereni L., Raccontare Udine Vicende di case e palazzi, Udine 1983