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parete sud-est: CAROLUS SOMEDA / ET IPSE ALVMVS ATRIVM / PICTVRIS CONDECORATT / A D MCMXXII
parete sud-est: 1974/ GORI. R.
parete sud-est: AVCTORE / D. GEORGIO ZANGHELINI / HVIC EPHEBEO / PRAEFECTO
parete sud-ovest: QVI STVDET OPTATAM / CVRSV CONTINGERE METAM / MVLTA TVLIT FECITQVE PVER/ SVDAVIT ET ALSIT / HORATIVS
parete sud-ovest: LITTERARV STVDIA ADVLESCENTIA ALVNT / DELECTANT DOMI / NOBISCVM PEREGRINANTVR / RVSTICANTVR / CICERO
parete nord-ovest: CARITAS PATRLAE EST VT EAM / MORTE NOSTRA SI OPVS SIT / SERVEMVS / T LIV HIST IX IV
parete nord-est: QVO SEMEL IMBVTA / RECENS SERVABIT ODOREM / TESTA DIV/ HORATIV
parete nord-est: DOCTI FVLGEBVNT / QVASI SPLENDOR FIRMAMENT / ET QVI AD IVSTITIAM ERNDIMT MNLTOS / QVASI STELLAE / DANIEL
Nella parte alta delle pareti, Carlo Someda de Marco affrescò una fascia decorativa suddivisa in numerose sezioni grazie ad una finta architettura di pietra, ornata con fiori e fogliami entro cui, in maniera alternata, vengono raffigurati putti con fiaccole e festoni sui toni del marrone, lumeggiati con precise pennellate bianche e delineati da un deciso tratto nero, su sfondo azzurro, e cartigli in finta pietra con cinque epigrafi in latino dettate dall’allora prefetto Don Giorgio Zanghellini che contengono moniti e suggerimenti per gli alunni. Quattro di queste sono tratte da Orazio, Livio e Cicerone e una del libro di Daniele. In due scomparti vi sono inoltre due stemmi (uno scudo partizionato con gli stemmi della famiglia Antonini, del comune di Udine e della Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo e un altro esclusivo della suddetta Congregazione) rispettivamente retti da due putti.
La decorazione dell’ampia sala viene probabilmente commissionata dalla Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo che vi trasferirono il collegio Arcivescovile “Gaspare Bertoni” negli ultimi anni del Novecento. Someda, alumni dell’Istituto, ritorna in palazzo Antonini come artista nel 1922, dopo aver conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1919. Inevitabile rileggere nella decorazione di Carlo de Someda l’influsso dell’arte déco che in quegli anni stava sperimentato, parzialmente irrigidito da un forzato classicismo condizionato probabilmente dall’ambiente (Damiani 1978). Inoltre, la scelta dell’artista di lavorare con questa tipologia di decorazione potrebbe essere stata condizionata dalla presenza di un simile fregio presente nei saloni principali del palazzo (cfr. scheda OA 130539).
Bergamini G., Le dimore Antonini, in Gli Antonini: cittadini di Udine, signori di Saciletto (secoli XV-XX), Udine 2016
Pastres P., Il Novecento, secolo breve quanto inteso, in Arte in Friuli. Dall'Ottocento al Novecento, Udine 2010
Bartolini E./ Bergamini G./ Sereni L., Raccontare Udine Vicende di case e palazzi, Udine 1983
Damiani L., Arte del Novecento in Friuli. Il liberty e gli anni Venti, Udine 1978, I