MEU_385
- fotografia digitalizzata (1)
Oggetto
dipinto
Soggetto
ritratto di donna: Sabata Polame Linussio
Autore
Pellizzotti Giovanni Francesco (1740/ 1818) - attr.
Cronologia
1764
Misure
cm - altezza 86, larghezza 66
Codice scheda
OA_126616
Collocazione
Udine (UD)
Palazzo Giacomelli
Civici musei e gallerie di storia e arte. Museo etnografico del Friuli
Palazzo Giacomelli
Civici musei e gallerie di storia e arte. Museo etnografico del Friuli
Iscrizioni
in alto a destra: ANN:AETATIS SVUE / XXX / 1764
La donna, ritratta a mezza figura contro uno sfondo bruno, indossa un ricco abbigliamento tradizionale composto da un vestito blu con ampia gonna coperta da un grembiule bianco. Sotto l'attillato corpetto bordato da passamaneria dorata, indossa una blusa verde con motivi decorativi bianchi e risvolti in passamaneria dorata ai polsi. La camicia sottostante ha lo scollo, il bordo dell'abbottonatura e le maniche ornate di pizzo. I capelli sono coperti da un fazzoletto in tessuto operato bianco, mentre un vivace contrasto cromatico è dato dalla giustapposizione di un fazzoletto da spalle rosso vermiglio che si incrocia poco sopra la vita e passando sotto le parti laterali del corpetto si annoda intorno alla vita. La condizione agiata della ritratta è testimoniata dai preziosi monili indossati: una collana di perle a doppio giro, un paio di orecchini con perle a goccia e un anello con pietra preziosa appaiato alla fede nuziale. La qualità di padrona di casa è attestata dal mazzo di chiavi rette nella mano destra.
Il dipinto, proveniente da Casa Fabiani di Paularo (Pugnetti 2006, p. 471) ritrae, stando ad un'annotazione a penna sul retro della tela, la moglie di Andrea Linussio, agente della grande impresa tessile di Moggio: Sabata Polame. Quest'ultima, nata nel 1734, era figlia di Pietro Polame di Resiutta e il 14 luglio 1750 divenne la seconda moglie del Linussio, parete piuttosto alla lontana degli industriali tolmezzini. Madre di cinque figli, Sabata morì l'8 dicembre 1812. L'opera attribuita da Ragghianti (1989) ad Antonio Schiavi, è stata poi riferita a Silvetro Novelli da Bergamini (1996) e a Giovanni Francesco Pellizzotti da Ribezzi (2003), con la quale concorda Pugnetti (2006).
BIBLIOGRAFIA
Pugnetti G., Schede, in Mistrùts. Piccoli maestri del Settecento carnico, Udine 2006
Ribezzi T., Schede, in La Galleria d'Arte Antica dei Civici Musei di Udine. II. Dipinti dalla metà del XVII al XIX secolo, Vicenza 2003, II
Pugnetti G., Silvesto Noselli, Antonio Schiavi, Francesco Pellizzotti, tre pittori nella Carnia del Settecento, 1999-2000
Bergamini G., Ritratti popolari dei Civici Musei di udine, in L'arte della discrezione. Abiti e accessori nella tradizione del Friuli Venezia Giulia. Contributi e ricerche per una storia dell'abbigliamento tradizionale, Udine 1996
Ragghianti C.L., Goldoni in Carnia, in Critica d'arte, Modena 1989, a. LIV, n. 19
D'Orlandi L./ Perusini G., Il costume popolare carnico, in Antichi costumi friulani, Gorizia 1988
Shapira N. H., The quest for continuity. Forms from Italy's Friuli, Los Angeles (USA) 1987
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Someda de Marco C., Mostra delle arti popolari del Friuli, della Venezia Giulia e della Marca trevigiana, Udine 1941
