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La donna è ritratta a mezza figura, in posizione frontale, con lo sguardo rivolto allo spettatore. Sul volto pallido e scavato, incorniciato dal velo bianco, spiccano i grandi occhi scuri sotto l'arco ben disegnato delle sopracciglia. L'abito scuro è impreziosito da un corpetto a bande oblique alternate nere e rosse separate da bordi dorati. Dallo scollo a punta fuoriesce il collo di pizzo della camicia bianca e bianco è anche il grembiule. Notevole spicco assume la ricchezza dei gioielli: i tipici orecchini pendenti a goccia, il "manin" (catena d'oro costituita da minuscoli anelli) a più giri avvolto al collo e la medaglia di devozione mariana appesa a una catena filigranata d'oro a motivi floreali. Nella mano sinistra ornata dalla fede nuziale e portata al busto la donna tiene un biglietto, mentre nella destra regge un piccolo libro.
La donna ritratta è stata identificata da Varutti (2005) con Mariana Scalla, moglie di Osvaldo Morocutti (1730?-1785), figlio dello speziale Biagio (1702?-1768) di Zenodis e di una Caterina di cui non è noto il cognome. Ribezzi (2003) nota come, rispetto al ritratto del marito (cfr. scheda OA 126600) assegnato ad un seguace di Silvetro Noselli, sia "profondamente diverso [...] il modo di tratteggiare la figura femminile" tanto da suggerire forse una mano diversa. La studiosa sottolinea inoltre che l'attenta raffigurazione dei gioielli sia verosimilmente tesa "a rendere il significato di investimento finanziario che tali beni avevano per la classe borghese".
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