dipinto, ambito carnico, XVIII

Oggetto
dipinto
Soggetto
ritratto d'uomo: Osvaldo Morocutti
Ambito culturale
ambito carnico
Cronologia
1771
Misure
cm - altezza 86, larghezza 65.5
Codice scheda
OA_126600
Collocazione
Udine (UD)
Palazzo Giacomelli
Civici musei e gallerie di storia e arte. Museo etnografico del Friuli
Iscrizioni

sul recto del primo biglietto sopra il tavolo: Al Molt. Ill.e S.r P.re Col. / Il S.r Osvaldo q. / Biaggio Morcutti Caporale / deg.mo dell' Ird.za di S. Marco / Zenodis

sul recto del secondo biglietto sopra il tavolo: Al Sig. Orvaldo Morocuti / Platiling

in cima al verso della lettera in mano all'uomo: Brunau P:12 Maj. 1771

Osvaldo Morocutti, effigiato a mezza figura, in leggero scorcio, presso il tavolo da lavoro, è contraddistinto da lineamenti profondi e incisivi e guance incavate. Indossa sobrie vesti scure ed è presentato nella classica posa con il braccio al fianco, atteggiamento che conferisce dignità e prestanza, con una lettera aperta in mano. Sul tavolo sono appoggiati altri due biglietti, con iscrizioni leggibili, accanto ai quali sono posti un calamaio e due libri.

L'anonimo pittore autore del ritratto, che l’iscrizione data con precisione al 1771, mostra modi molto vicini a quelli del carnico Silvestro Noselli (1696-1777). Il volto espressivo, cromaticamente ben modellato e dai lineamenti segnati, esprime la fermezza di carattere del personaggio effigiato. Questi in un primo tempo è stato identificato con un "Oswald Morgott (Mornguti, Moroguti, Morogotti)" menzionato nel registro di V. Liedker (cfr. Lorenzini [a cura di] 1997, p. 481), secondo il quale nel 1761 egli si congedò dal ruolo di sottufficiale a Eggenfelden e abitò a Huldsessen. Nel 1762 è attestato come cramar (mercante ambulante) e nel 1764 come oste; di lui si sa inoltre che sposò Maria Theresia figlia di Georg Gerer, aiuto guardiano della torre di Monaco. Più recentemente Varutti (2005) ha proposto di riconoscere nel personaggio ritratto un altro Osvaldo Morocutti (1730?-1785), figlio dello speziale Biagio (1702?-1768) di Zenodis e di una Caterina di cui non è noto il cognome. Anche questo Osvaldo svolse la professione di cramar e sposò, con il beneplacito della famiglia, la carnica Mariana di Giacomo Scalla (cfr. scheda OA 126610).

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BIBLIOGRAFIA

Varutti E., Il crâmar Morocutti da Zenodis, l'imprenditore fabbrile di Canal Malborghetto ed altre storie di cramarìa, in Udine. Bollettino delle Civiche Istituzioni Culturali, Udine 2005, n. 9

Ribezzi T., Schede, in La Galleria d'Arte Antica dei Civici Musei di Udine. II. Dipinti dalla metà del XVII al XIX secolo, Vicenza 2003, II

Bergamini G., Ritratti popolari dei Civici Musei di udine, in L'arte della discrezione. Abiti e accessori nella tradizione del Friuli Venezia Giulia. Contributi e ricerche per una storia dell'abbigliamento tradizionale, Udine 1996

Malni Pascoletti M., Aureo Ottocento. La collezione di gioielli dei Musei Provinciali di Gorizia, Udine 1989

D'Orlandi L./ Perusini G., Il costume popolare carnico, in Antichi costumi friulani, Gorizia 1988

Ribezzi T., Cassapanca e corredo in Friuli, Udine 1981

costume friulano, Il costume friulano, Udine 1969

D'Orlandi L./ Perusini G., Il costume popolare carnico, in Ce Fastu?, Udine 1964, a. XL, n.1-6

Mostra costume, Mostra del costume delle Alpi carniche, Udine 1959

Lorenzini C., Appendici, in Cramars. Emigrazione, mobilità, mestieri ambulanti dalla Carnia in Età Moderna. Atti del convegno internazionale di studi, Tolmezzo 8,9 e 10 novembre 1996, Tavagnacco (UD) 1997

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