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San Martino di Tours è rappresentato in groppa al suo cavallo, nell'atto di tagliare parte del suo mantello per farne dono al povero. Il santo porta sul capo un elmo piumato e indossa una veste e un manto azzurri con bordure dorate. Il povero, di dimensioni ridotte rispetto al cavaliere, porta una borsa a tracolla e uno zaino sulle spalle. Il gruppo scultoreo poggia su uno zoccolo ornato da archetti acuti e motivi a punta di diamante dorati.
Nel 1959 la scultura fu pubblicata sulla copertina della rivista "Sot la nape" con la seguente definizione: "S. Martino a cavallo. Scultura popolaresca del goriziano". L'anno successivo lo stesso periodico proponeva un saggio di Giuseppe Marchetti dedicato alla fortuna dell'iconografia del santo in ambito propriamente friulano. L'attribuzione a scultore di area goriziana del XVIII secolo è stata confermata da Paolo Casadio (2018).
Casadio P., Le sculture lignee della donazione Ciceri nel Museo Etnografico del Friulia Udine, in Museo Etnografico del Friuli. Collezioni e percorsi nelle radizioni culturali di un popolo, Udine 2018
Ciceri L., Religiosità popolare in Friuli, Pordenone 1980
Marchetti G., L'iconografia di S. Martino in Friuli, in Sot la Nape, Udine 1960, a. XII, n. 2