Cristo è raffigurato a mezza figura su di una base esagonale la cui parte inferiore presenta elementi sagomati di colore azzurro e dorati ed una rosetta dorata applicata sul punto d'appoggio. Le mani, strette ai polsi da corde, sono incrociate sopra il perizoma azzurro. Il capo è caratterizzato da una chioma bruna, ondulata e tripartita e lo sguardo è rivolto verso il basso. La bocca semiaperta, la fronte e il collo imperlati da gocce di sangue, la corona di spine sul capo e le funicelle che legano i polsi, rendono la figura estremamente patetica. Accentuano questa impressione i tratti fisionomici (sopracciglia disegnate da un arco sottile e il viso appuntito, di forma triangolare) e una resa anatomica essenziale, con il ventre leggermente sporgente. Sul capo rimane parte di un’aureola metallica. Il panneggio del perizoma è delineato da pieghe scarne e piuttosto rigide.
Cristo è rappresentato secondo l'iconografia del Christus Passus, diffusasi ampiamente a partire dal XIV secolo. Casadio (2018) ricorda la diversità di opinioni circa la datazione dell'opera, oscillante tra XVI (De Sabata 2014) e XVIII secolo (Goi 2002), e ne sottolinea la forte affinità con quella di analogo soggetto conservata nel museo di Venzone e proveniente dal duomo di Sant'Andrea, datata tra XVII e XVIII secolo.
Casadio P., Le sculture lignee della donazione Ciceri nel Museo Etnografico del Friulia Udine, in Museo Etnografico del Friuli. Collezioni e percorsi nelle radizioni culturali di un popolo, Udine 2018
Goi P., Insegne processionali a Illegio: una nota, in Vexilla Regis. La Passione di Cristo nell'arte della Carnia, Udine 2002
Religiosità popolare, Religiosità popolare nel Friuli Occidentale. Materiali per un museo, Pordenone 1992