I cieli sopra Berlino, dipinto, Venuto Giancarlo, XXI

Oggetto
dipinto
Soggetto
non figurativo
Autore
Cronologia
2003
Misure
cm - altezza 200, larghezza 200
Codice scheda
OA_125432
Collocazione
Udine (UD)
Palazzo Antonini Cernazai
Collezione dell'università degli studi di Udine

Dipinto con cornice raffigurante una nuvola in cielo

Il quadro fa parte di un ciclo di dipinti realizzato da Venuto che interpreta, come il titolo stesso recita, momenti diversi del cielo sopra la città di Berlino. L’elemento che, per primo, si impone alla vista dell’osservatore è il trattamento particolare della cornice. La cornice, tradizionalmente elemento decorativo del quadro finalizzato a esaltare l’immagine e a delimitarne i confini, diventa pretesto della volontà di oltrepassarne i confini con la pittura stessa. Così la sua superficie viene lasciata in legno grezzo per essere invasa dalle pennellate di colore, limitandosi al non finito senza ricoprire del tutto la cornice, proprio per rendere più evidente questa operazione di “sconfinamento”. Tale tema si accorda con quello del viaggio. L’immagine del cielo rispecchia una visione universale del soggetto, dato che il cielo berlinese non è dissimile da quello di Parigi o di Milano; il titolo non è che un pretesto per dare un nome ad armonie di colori. La scelta del titolo sembra richiamare la vocazione dell’artista al viaggio, al pellegrinaggio che lo ha portato in Africa, Turchia e in Europa, dalla Lituania a Berlino, in una ricerca spirituale. Il soggetto stesso del dipinto, le nuvole che fluttuano libere nel cielo, che cambiano forma, che si aggregano o che si diffondono nello spazio libero, ricorda la condizione transitoria e incerta tipico del viaggiatore Il quadro è realizzato con pennellate veloci, stese a corpo oppure sovrapposte l’una sull’altra, tese a creare liquide trasparenze simili quasi all’acquarello. I cieli sembrano oscillare fra figurazione ed astrazione, con rimandi alla pittura di paesaggio dell’Ottocento, da Turner a Constable, per approdare all’Impressionismo francese, soprattutto a Monet. Un cielo stellato dall’aspetto irreale e fantastico, presente nel ciclo, ricorda invece gli sfondi vibranti di certi quadri secessionisti. I cieli sopra Berlino si discostano dal dotto citazionismo delle opere di Venuto risalenti agli anni Ottanta e Novanta, caratterizzato dal recupero del Rinascimento e del Manierismo italiani attraverso la raffigurazione di figure mitologiche ovidiane, colte nel momento della trasformazione, su sfondi astratti d’oro e d’azzurro, ricche di allusioni alchemiche, che esprimono il senso del divenire e della precarietà (emblematico La condanna dello sguardo, 1984). Un citazionismo imperniato sul recupero iconografico, più che sull’aspetto formale, che si è posto il problema della ricerca di un’identità (a cura di Matteo Colovatti, 2016).

BIBLIOGRAFIA

Del Puppo A., Le tendenze attuali, in Arte in Friuli. Dall'Ottocento al Novecento, Udine 2010

Gian Carlo Venuto Cjantadis, Gian Carlo Venuto. Cjantadis. Omaggio a Elio Bartolini, Udine 2006