Naufragio, dipinto, Calligaro Renato, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
paesaggio fantastico
Autore
Cronologia
1994
Misure
cm - altezza 252, larghezza 60
Codice scheda
OA_125407
Collocazione
Udine (UD)
Palazzo Caiselli
Collezione dell'università degli studi di Udine
Iscrizioni

Dipinto di formato orizzontale raffigurante un'ambientazione fantastica

Nell’opera di Renato Calligaro si avverte il senso di incertezza e smarrimento proprio della condizione dello straniero. Da straniero, infatti, ha vissuto in Argentina e in Brasile in quanto europeo di origine, straniero anche in Italia, suo paese natale, essendo americano di cultura. All’inizio degli anni Sessanta le riflessioni filosofiche sull’esistenzialismo portano l’artista a realizzare opere dove le sfaccettature della personalità si riflettono nella frammentarietà dello spazio rappresentato. I pannelli presentano solitamente dimensioni allungate, con misure standardizzate, sui quali l’artista applica tecniche diverse, in particolare pittura e collage, cercando una narrazione in “sequenze”, come quella delle strisce di fumetti. Negli stessi anni, infatti, Calligaro inizia l’attività di fumettista satirico, svolta per ragioni politiche, le cui tavole si liberano dalle regole e convenzioni grafiche del fumetto commerciale per entrare a far parte dell’arte modernista. Il titolo, Naufragio, è emblematico dello status esistenziale di Calligaro, in un viaggio che da lidi sereni sembra condurre alla catastrofe, simboleggiata dall’incendio, in uno spazio multiforme e contradditorio, assolutamente irreale, dove simboli grafici geometrici cercano, invano, di regolarlo. Simboli ricorrenti nella produzione dell’artista, gli occhi e i mirini alludono forse alla coscienza dell’io, che conosce il mondo sensibile soprattutto attraverso la vista, o al controllo sociale della nostra epoca supertecnologica. Le figure in movimento e le ambientazioni presenti ricordano vagamente influenze diverse, dall’astrattismo al surrealismo (quest’ultimo movimento ha conosciuto America Latina un seguito di un certo rilievo) di Dalì, Tangui e Mirò, dalla Pop Art fino alla pittura di Francis Bacon (a cura di Matteo Colovatti, 2016).

BIBLIOGRAFIA

Renato Calligaro, Calligaro 1978-1994, Tavagnacco (UD) 1994