in basso a sinistra: SIRONI
L'opera, firmata in basso a sinistra, è stata datata al 1930 nel catalogo della mostra sull'artista tenutasi a Firenze nel 1969 (cfr. Cagli - Gatto 1969). I soggetti alpini, ispirati in particolare alle Dolomiti, più volte ritratte a partire dagli anni Venti durante i soggiorni dell'artista a Cortina d'Ampezzo, ospite del collezionista e albergatore Mario Rimoldi, non si traducono in motivi di evasione ed idillio ma in metafore della sua visione cupa e pessimista della natura. L'artista riduce il paesaggio all'essenza geometrica, squadrandone i volumi, che sono plasmati con una materia spessa trattata a spatola, in una tendenza alla schematizzazione che si traduce in una forte componente astratta. I forti contrasti luministici danno un senso di intensa drammaticità alla composizione. Sotto il profilo stilistico e compositivo la tela di Udine è assai affine ad un altro dipinto dell'artista, intitolato "Paese" ed eseguito sempre nel 1930 (cfr. Tesio - Pontiggia 2013).
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Bergamini G., Da de Chirico a Morandi Capolavori del Novecento dalla collezione Astaldi e dalla Galleria d'arte Moderna di Udine, Milano 1994
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971
Cagli C./ Gatto A., Mostra di Mario Sironi, Milano 1969
Tesio C./ Pontiggia E., Mario Sironi La grandiosità della forma Quadri opere monumentali disegni inediti, Cherasco (CN) 2013