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in basso a destra: G. Severini
sul retro del supporto: Paris '44/ Severini/ Tracteurs agricoles
L'opera è firmata da Severini in basso a destra e sul retro presenta una scritta autografa dell'artista che la data Parigi 1944 e la intitola "Tracteurs agricoles". Dalla metà degli anni Quaranta Severini sintetizza le esperienze della sua ricerca in un linguaggio che usa spesso colori puri, stesi sul piano e frammentati in un mosaico geometrico a incastro perfetto. Nella tela di Udine il tema della civiltà delle macchine di ascendenza vagamente futurista ed esemplificato dagli ingranaggi ad incastro è un pretesto per alludere alla sensazione del movimento che è affidata tutta alla nostra percezione ottica della superficie del quadro ricca di colori, la cui vibrazione cromatica induce l'occhio a percorrerla velocemente. Questa composizione verrà ripresa nella decorazione murale realizzata nel 1953 per il Palazzo dei Congressi di Roma in occasione dell'Esposizione dell'agricoltura e in altri dipinti di collezione privata (cfr. Fonti 1988).
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Bergamini G., Da de Chirico a Morandi Capolavori del Novecento dalla collezione Astaldi e dalla Galleria d'arte Moderna di Udine, Milano 1994
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971
Lavagnino E., Mostra antologica di Gino Severini, Roma 1961
Fonti D., Gino Severini : catalogo ragionato, Milano 1988