nell'angolo inferiore sinistro: PIRANDELLO
L'opera fu esposta alla I Mostra delle Collezioni d'Arte Contemporanea tenutasi a Cortina d'Ampezzo nel 1941. E' stata datata dalla Bentivoglio (1971) al 1940 circa ma in seguito (Bergamini - Reale 1998; Gian Ferrari 2009) retrocessa al 1935 circa. Nell'opera pittorica di Pirandello è frequente l'immagine di Roma come una distesa di tetti punteggiata dal verde e dalle emergenze monumentali, pretesto per il dispiegarsi di un raffinato tonalismo di ocra e terre bruciate, con un alto orizzonte profilato dai colli. L'opera, come altre dell'artista, raffigura la vista sui tetti di Roma che si ammirava dalla finestra del suo studio di Corso Italia. Ognuna di esse però si diversifica nella impaginazione compositiva, rispondendo all'esigenza di una immagine intima, esistenziale, di un paesaggio inteso come stato d'animo. La tavolozza è caratterizzata da una notevole ricchezza d'impasti, giocati sulle tonalità dei gialli ocra, dei verdi e degli azzurrini.
Gian Ferrari C., Fausto Pirandello Catalogo generale, Milano 2009
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Bergamini G., Da de Chirico a Morandi Capolavori del Novecento dalla collezione Astaldi e dalla Galleria d'arte Moderna di Udine, Milano 1994
Bortolatto L., Arte italiana 1895-1952 dai Musei Triveneti, Roma 1991
Viola G. E./ Rovigatti F./ Spagnesi G., Il colore della città, Roma 1988
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971
Collezioni d'Arte Contemporanea, Catalogo della I Mostra delle Collezioni d'Arte Contemporanea, Cortina d'Ampezzo (BL) 1941