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sul retro del supporto: Renato Guttuso
L'opera, firmata sul retro del supporto, è databile al 1940: è un dipinto autobiografico, intriso di un particolare intimismo e di ricordi siciliani, perchè è ambientato nella casa di Bagheria, dove l'artista visse da bambino e ragazzo. Il quadro è pervaso da una vena realistica e espressionista, dettata da colori forti, decisi e da linee geometriche di case e cose che creano profondi piani prospettici. Da notare il volto vuoto del ragazzo, reso come fosse un oggetto cubista.
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Bergamini G., Da de Chirico a Morandi Capolavori del Novecento dalla collezione Astaldi e dalla Galleria d'arte Moderna di Udine, Milano 1994
Caprile L., Guttuso a Genova nel nome Della Ragione, Milano 1985
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971
Longhi R./ Russoli F./ Testori G., Renato Guttuso Mostra antologica dal 1931 ad oggi, Parma 1963