in diagonale nell'angolo inferiore destro: G. de Chirico
De Chirico scoprì la libertà dinamica delle forme nel tema dei cavalli, simbolo di forza e passionalità dionisiaca, posti spesso sullo sfondo del Mare Egeo, con in lontananza templi classici e in primo piano frammenti di colonne, elementi che rimandano alla Grecia classica e ai suoi miti. Il tema fu sviluppato a Parigi tra il 1926 e il 1930 in una cinquantina circa di varianti, che colgono l'animale in vari atteggiamenti, al trotto, al galoppo, impennato e così via. Rispetto però ai mitici cavalli degli anni Venti, questi Tre cavalli dipinti nel 1938, sono colti in un movimento vorticoso, in un turbinio di code e criniere di impronta quasi barocca e mostrano una pittura mutata, giocata su toni più cupi, fortemente sbattimentati, e caratterizzata da una pennellata più spessa.
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