in basso a destra: Tonino Cragnolini 80
Figura fantastica di cui si riconoscono le gambe, la bocca e il naso.
La lunga sequenza di lavori che Tonino Cragnolini ha realizzato - nel corso del suo pluridecennale lavoro - a partire da fatti appartenenti alla storia friulana, costituisce un corpus di immagini imponente, che si dà ormai come una sorta di “saga”: si pensi ai cicli dedicati alla “Zobia grassa”, al mugnaio Menocchio, alle “Confessioni” del Nievo, al “Federico II” e al ciclo sulla vicenda del Patriarca Bertrando. C’è, al fondo della storia, l’invincibile necessità della sopravvivenza e quindi un sostrato di violenza che va smascherato, che è compito della cultura e dell’arte mettere in evidenza, affinché dall’evidenza stessa nasca il rimedio – se rimedio sia possibile. Dunque le storie di Cragnolini sono storie “morali”, in esse la natura, intesa come sfondo consolatorio e maternale dell’agire dell’uomo, non c’è, c’è invece la “terra”, matrice del cibo e palcoscenico ove si rappresenta il teatro sanguinoso del potere.
Collezione Concordia 7, La collezione Concordia 7. Arte dalla storia del Centro Culturale Casa Antonio Zanussi Pordenone, Pordenone 2011