in basso a destra: Dora Bassi/ 003
La figura di Narciso è qui un giovane stante, nudo, immerso fino alle ginocchia nell'acqua e circondato da un paesaggio buio e da un cielo grigio.
Il quadro appartiene al ciclo di dipinti dedicato alle "Poesie a Casarsa" di Pier Paolo Pasolini, stampate a Bologna dall'editore Landi nel 1942. Dalla rilettura delle poesie in friulano nasce una pittura profondamente ispirata che rivela un'autentica empatia con le suggestioni che i versi del poeta regalano. Fondato sulla dialettica della luce e dell'ombra, tutto il ciclo è pervaso da una luce a volte crepuscolare, a volte calda e radente che coinvolge emozionalmente lo spettatore e lo trasporta in uno scenario fuori dal tempo e dallo spazio. IN una conversazione con il critico Francesca Agostinelli, la pittrice dichiara di voler rappresentare il momento di passaggio tra la vita e la morte, tra la notte e il giorno, il trascorrere del tempo, il suo fluire, come il fluire e il trascorrere della vita umana. Attraverso l'acqua, simbolo di vita, l'artista immagina di rigenerare il Nini muart cantato da Pasolini in una delle poesie di Casarsa e già soggetto di un dipinto della Bassi.
Ellero G./ Pauletto G., 1942. L'anno delle Poesie a Casarsa, Udine 2002
Dora Bassi, La luce nell'ipotesi estetica di Dora Bassi, Udine 2001