Il busto ritrae Domenico Rossetti a torso nudo con lo sguardo rivolto davanti a sè.
Come affermato da Attilio Gentile (1945) e ripreso da Alessandra Sirugo (2004), il busto fu eseguito dall'allora giovane scultore triestino Giovanni Depaul nel 1854, e donato dallo stesso artista alla Biblioteca civica affinchè fosse posto nella sala che dal 1851 ospitava la raccolta petrarchesca piccolominea (cfr. Nodari 2005). Il busto di pregevole fattura mostra le buone doti del Depaul, che sarà uno dei più importanti scultori triestini della seconda metà dell'Ottocento, e si ispira all'erma di Domenico Rossetti scolpita da Francesco Bosa nel 1843 circa per la Tomba Rossetti de Scander nel Cimitero di Sant'Anna a Trieste. Il calco in gesso del busto è conservato nel Museo Civico di Storia Patria di Trieste (inv. 34837).
Sirugo A., Da collezione privata a pubblico bene: la raccolta petrarchesca nella Biblioteca civica di Trieste tra il 1844 e il 1954, Trieste 2004
Gentile A., Domenico Rossetti l'iconografia e le onoranze (con 7 illustrazioni), in Archeografo Triestino, 1945, s. IV, v. 8-9
Nodari F., La sezione iconografica della raccolta petrarchesca piccolominea della Biblioteca civica "A. Hortis" di Trieste, in Le collezioni del Museo petrarchesco piccolomineo nella Biblioteca "A. Hortis" di Trieste, Firenze 2005