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Pannello a mosaico (formato da più sezioni unite in situ) collocato lungo una parete interna non portante. Le tessere in pasta vitrea, marmo e pietra hanno forme e dimensioni eterogenee. Il pannello ha una dimensione tale da coprire l'intera superficie tra due porte di accesso a due aule, da terra sino al soffitto.
L'immagine presenta una serie di figure dormienti in un grande interno. Ossessivamente l'autore moltiplica la loro angoscia appartenente all'incubo che stanno sognando con il gesto di portarsi un braccio a coprire gli occhi e la faccia. Nella parte inferiore la narrazione appartiene ad una superficie uniforme che comprende completamente una porzione del mosaico, diversamente nell'area superiore l'impianto narrativo è composto da rettangoli a sfondo giallo e bianco insistenti su un fondo bruno percorso, in alto, da una fascia gialla che traccia l'intera lunghezza del pannello musivo. Questo primo episodio del ciclo, collocato al piano terra, dal titolo "Il sogno genera i mostri" è certamente un riferimento all’opera di Francisco Goya e allude a come l’indifferenza e la non razionalità dell’uomo possano essere causa di dolore e morte. Ciò viene raffigurato proprio con la serie di dormienti che non vogliono vedere. L’iterazione di parte della figura e le cromie scure contrapposte alla parte bassa chiara generano un’atmosfera desolante, «da incubo» come la definiva il pittore.