in basso a destra: G. SERRA 50
Tempietto votivo che si affaccia sull'acqua ed è immerso in una boscaglia.
L'opera raffigura uno scorcio del laghetto dei giardini di Villa Borghese a Roma, al centro del quale si osserva il tempietto di Esculapio (erroneamente attribuito a Vesta nel titolo), delineato con pennellate sommarie, dietro al quale si estendono le floride fronde, un'immagine che ricorda una quinta teatrale. Sebbene l'artista cerchi di movimentare la rappresentazione del giardino concentrandosi sugli effetti della luce sull'acqua, la costruzione dello spazio appare simmetrica e statica, simile a una cartolina postale (a cura di Matteo Colovatti, 2017).
Castellani F., Un recinto aperto. Monografia sul pittore Giuseppe Serra, Udine 1986