in basso: Io Zuanne Michise Con Mio Seruitore, Esendomi Trouato in Vna/ Osstaria Doue Fu Mese Nel Furnello Vna quantita di Poluero/ Di Schiopo è Per Il Grant Calor Fù Aceso Il Qual Fui in Grando/ Perigolo di Vitta è della Mia Roba è Per Intercesione Della Beata/ Vergina Maria è Sant Ana Di Ludaria Fui Deliberato Senza/ Alchun Malle Con la Mia Roba Zell in Pinzgeij a di 8 Marzo Ano 1762
In uno spiazzo erboso, a destra, in primo piano, un uomo è raffigurato genuflesso, mentre giunge le mani, fra le quali stringe una corona del rosario. Egli indossa una marsina color crema, chiusa davanti da bottoni dorati presenti anche sulle maniche e sulle alette sagomate delle tasche, mentre ai piedi calza un paio di scarpe nere protette da alte soprascarpe agganciate tramite una ghetta sotto le suole. Dinanzi a lui è posta una crassigna avvolta in un drappo nero legato con corde. L'uomo ha lo sguardo rivolto a un caseggiato, che appare sullo sfondo delle montagne, con abitazioni in legno e pietra fra le quali spicca una costruzione in muratura, con la facciata decorata da un affresco e da una meridiana, con una panca addossata al muro, dalle finestre della quale escono fumo e fiamme. In cielo, fra le nubi, appare la Vergine, con il capo coronato di stelle e in grembo il Figlio morto, sorretto da sant'Anna, genuflessa ai suoi piedi, e da un angelo, mentre una seconda figura alata, inginocchiata sulla destra, prega a mani giunte.
La locanda in cui il protagonista, appartenente a una importante famiglia di cramars di Rigolato che commerciava nel salisburghese fin dagli anni trenta del Seicento, aveva sostato, salvandosi dall'incendio provocato dalla polvere da sparo messa ad asciugare sopra un fornello, è il "Grüner Baum" di Zell im Pinzgau, l'attuale Zell am See, nella regione di Salisburgo, un esercizio già in essere attorno alla metà del XVI secolo e ancor oggi esistente (cfr. Molfetta, 1997, p. 212). La Pietà raffigurata nel dipinto riproduce il simulacro venerato a Elend, "Maria in Embach", di cui nell'osteria si conservava un'immagine (cfr. Molfetta, 1997, pp. 212-213). Al posto di uno degli angeli, tuttavia, il pittore ha sostituito la figura di una giovane sant'Anna (cfr. Moro, 2004, pp. 48-49; Moro, 2006, pp. 268-269). Paolo Moro attribuisce all'autore di questo quadretto anche l'ex voto offerto da Giovanni Di Sopra di Rigolato nel 1749 (cfr. Moro, 1998, p. 60).
Moro P., Devozioni, santi e miracoli nella pittura popolare in Carnia, in Mistrùts. Piccoli maestri del Settecento carnico, Udine 2006
Moro P., Le Madonne dei cramârs. Presenze foreste nelle Madonne cargnelle, Tolmezzo (UD) 2004
Moro P., Gli ex voto alpini. Tipologia, conservazione, dispersione, in Santuari Alpini. Luoghi e itinerari religiosi nella montagna friulana, Udine 1998
Molfetta D., I cramars in viaggio, in Cramars. Emigrazione, mobilità, mestieri ambulanti dalla Carnia in Età Moderna. Atti del convegno internazionale di studi, Tolmezzo 8,9 e 10 novembre 1996, Tavagnacco (UD) 1997
Moro P., Gli ex voto della Carnia, Udine 1970