La statua rappresenta un angelo privo di ali, in posizione retta, con una raffinata torsione del busto. Il braccio destro è aperto a contenere il candelabro la cui parte terminate poggia sulla piega della copriveste. Il movimento del braccio destro si sposa con quello della gamba corrispondente la quale, scoperta dall'ampia veste, si mostra piegata e protesa. Contrasta con la dinamicità del corpo l'evidente staticità del capo dell'angelo, la cui veste dorata è rifinita da un bordo punzonato.
La statua fa parte di una coppia di angeli ceroferari attribuiti a Giovanni Antonio Agostini per le diverse analogie stilistiche riscontrate con altre opere di questo artista. La collocazione cronologica si avvale di una testimonianza riportata nella visita pastorale del 1595 in cui viene riportato che già in quell'anno vi erano due angeli ceroferari sull'altare maggiore. Questa scultura, dunque, accanto all'altra (OA 53349) con la quale fa coppia, era stata realizzata quale decoro dell'altare principale della pieve di Buja.
Bergamini G./ Marioni Bros L., Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo. Guida breve, Udine 2012
Patriarca Tiepolo, Il Patriarca e il Tiepolo. Guida breve al Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo nel Palazzo Patriarcale di Udine, Udine 2004
Bros L., La scultura lignea friulana, in Il Patriarca e il Tiepolo Guida breve al Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo nel Palazzo patriarcale di Udine, Udine 1996
Marioni Bros L., Inventario dei beni culturali mobili ricoverati nei depositi del Museo diocesano di Udine dopo il terremoto del 1976 (schede), in Un museo nel terremoto, Udine/ Pordenone 1988