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in basso a sinistra: J.N. Pellis
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Oltre i prati di un pascolo, punteggiati di fiori gialli e rosa, si scorgono le montagne, ancora innevate, sotto un cielo carico di nuvole.
Simile, nella condotta del colore a piccole pennellate corpose, ai paesaggi degli anni venti, come "Covoni contro luce", "Alta montagna" o "Case in montagna" (cfr. Giovanni Pellis, 1972, p. 81, n. 14, nn. 17-18), l'opera risale probabilmente all'inizio del soggiorno saurano del pittore, trascorso assieme al gemonese Giuseppe Barazzutti, con il quale Pellis condivise "lo stesso tetto, i materiali pittorici, i medesimi soggetti, ripresi da varie angolazioni e con intonazioni stilistiche anche diverse" (cfr. Cargnelutti, 1994, p. 40). Il paesaggio raffigurato, in particolare, sembra il medesimo colto da Barazzutti nel bozzetto "L'Interckrl dalla Casera Festons a Sauris", del 1920 (cfr. Cargnelutti, 1994, p. 38).
Cargnelutti R., Giuseppe Barazzutti e la pittura di paesaggio in Carnia, in Giuseppe Barazzutti. La bottega d'arte, Mariano del Friuli (GO) 1994
Giovanni Pellis, Giovanni Pellis. Retrospettiva alla Galleria d'arte Sagittaria, Pordenone 1972