dipinto, Solimena Francesco, XVIII

Oggetto
dipinto
Soggetto
Adamo ed Evanel paradiso terrestre
Autore
Solimena Francesco (1657/ 1747) - e aiuti
Cronologia
1720 ca. - 1730 ca.
Misure
cm - altezza 126.5, larghezza 100.5
Codice scheda
OA_53056
Collocazione
Trieste (TS)
Scuderie del Castello di Miramare
Galleria nazionale d'arte antica di Trieste

Il dipinto raffigura Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre, circondati da animali tra cui spicca il cane alle spalle di Adamo, simbolo di fedeltà coniugale, a cui alludono del resto pure le coppie delle altre specie, come i leoni in primo piano a sinistra e i cervi in secondo piano a destra. Sullo sfondo a sinistra compare la figura maschile alata e barbuta del tentatore, in chiara contrapposizione con l'atmosfera coniugale della scena.

L'opera proviene dalla collezione di Pietro Mentasti da cui fu acquistata nel 1955 per la Galleria Nazionale di Trieste (cfr. Pavone 2001). Quando ancora apparteneva alla collezione privata, fu pubblicata da Giuliano Briganti (cfr. Galleria del Sole 1953) con un'attribuzione a Francesco Solimena, ribadita di recente dal Pavone (2001). Lo studioso afferma che il soggetto della tela triestina è stato elaborato e riprodotto varie volte con successo dall'artista, come testimoniano la versione della Collezione Harrach nello Schloss Rohrau e quella conservata nel Musée d'art et d'archéologie di Laon (cfr. Pavone 2001, figg. a e b), nella quale Solimena è affiancato da un aiuto. Rispetto alle tele di Rohrau e Laon, in questa in esame compare la figura del cane, simbolo della fedeltà coniugale a cui rimandano anche le coppie di altri animali che circondano i progenitori. Il fatto che la figura antitetica del tentatore visibile sullo sfondo sia affiorata solo in occasione del restauro dell'opera avvenuto nel 1971, fa supporre come l'ignoto committente del dipinto avesse voluto far eliminare una figura che risultava scomoda nell'atmosfera di armonia coniugale che permea la composizione. Dall'analisi stilistica della tela di Trieste Pavone afferma che essa è stata eseguita intorno agli anni Venti del Settecento dal Solimena con l'aiuto di un aiutante di bottega, che lui ipotizza potersi forse riconoscere in Nicola Maria Rossi.

BIBLIOGRAFIA

Pavone M. A., Schede, in La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste. dipinti e disegni, Trieste/ Cinisello Balsamo 2001

Galleria del Sole, Catalogo della mostra di pittura italiana del Sei e Settecento alla Galleria del Sole di Milano, Milano 1953