in alto a sinistra: Silvestri
Silvestri si ritrae in studio, con la tavolozza in mano. L'impostazione pittorica è molto tradizionale e riflette, nelle pennellate larghe e nella scelta della scala cromatica, l'esperienza di Silvestri paesaggista di scuola veneta. L'opera, non datata, va probabilmente ascritta al decennio compreso fra il trasferimento dell'artista a Zoppola (PN) nel 1930 e l'inizio della seconda guerra mondiale. La scelta stessa di Silvestri di ritrarsi con un grande cappello di paglia - molto simile a quello con cui è ritratto il contadino in OA 53181 - sembra voler sottolineare il forte vincolo che lo lega al mondo rurale di Zoppola.
Volti arte, I volti dell'arte. Autoritratti e ritratti d'artista nel Friuli occidentale (1882-1984), Pordenone 2005
Damiani L., Arte del Novecento in Friuli. Il liberty e gli anni Venti, Udine 1978, I