Serie di tre vedute illustranti la Habichtsburg in Svizzera, la Hofburg di Vienna, il Castello di Chapultepec in Messico.
Le tre tele fanno parte di un ciclo pittorico nel quale intervennero due autori diversi, Carl Haase e Franz Hofmann. Secondo quanto emerge da un documento conservato all'Archivio di Stato di Trieste, fu Massimiliano stesso a ideare tale ciclo, progettando di collocare nella " camera n. 3, sulle 3 porte, vedute di Vienna, Messico e delle rovine di Habsburg". Il complesso di queste opere ha come finalità la presentazione del continuum storico della famiglia degli Asburgo, i cui fasti si rievocano attraverso la celebrazione dei natali legati alla Habichtsburg, del presente riferito alla Hofburg, e del futuro rappresentato dal castello di Chapultepec. La serie fu iniziata da Carl Haase , che nel 1866, a Trieste, eseguì "La Habichtsburg" e "La Hofburg di Vienna". Da un altro documento dell'Archivio di Stato di Trieste risulta che dopo la morte di Massimiliano, nel 1868, Franz Hofmann si impegnò a realizzare "il quadro mancante sopra la terza porta del castello di Miramare, [...] tratto da riproduzione fotografica" avente come soggetto Il castello di Chapultepec. La qualità considerevolmente inferiore dell'opera di Hofmann rispetto ai due dipinti di Haase è evidente nell'impacciata resa prospettica del "Castillo"; nessuna concessione inoltre viene data da Hofmann all'arricchimento della veduta con l'inserzione di figurine, dato invece immancabile nella produzione di Haase, quale retaggio della sua pratica della pittura di genere. Il ricorso ad un segno pulito e deciso, insieme ad un uso particolare della luce, costituisce il pregio delle due tele di Haase. La scelta di Franz Hofmann, piuttosto che di Carl Haase, per il completamento del ciclo, può essere imputabile alla maggiore economicità dell'onorario del primo, come dimostra il confronto tra le fatturazioni relative ai loro lavori, conservate presso l'Archivio di Stato di Trieste.
Grippi F., Schede, in Il Museo Storico del Castello di Miramare, Vicenza 2005